Lo scorso ottobre è stata pubblicata una revisione sistematica ed una meta-analisi di 17 studi provenienti dagli USA e dal Canada intitolata Prevalence of Adolescent Cannabis Vaping. A Systematic Review and Meta-analysis of US and Canadian Studies (JAMA Pediatr. Published online October 25, 2021) da cui è emerso che la prevalenza del vaping di cannabis nel corso della vita degli adolescenti è raddoppiata nell’arco di questi ultimi anni (dal 2013 al 2020 si è passati dal 6,1% al 13,6%) e che la prevalenza a 30 giorni è aumentata addirittura di 7 volte (dall’1,6% nel 2013-2016 all’8,4% nel 2019-2020).
Del resto, è evidente che i prodotti per il vaping, inizialmente progettati per fornire nicotina come sostituto della cosiddetta sigaretta “classica” contenente tabacco (come le sigarette elettroniche), sono sempre più utilizzati per assumere sostanze psicoattive, come la cannabis e i suoi derivati, tanto che secondo i ricercatori di questa indagine (Lim CCW., Sun T., Leung J. et al.) ci si sposterà a breve dall’erba secca all’olio di cannabis.
I risultati di questo studio suggeriscono l’urgenza di adottare misure di prevenzione e di risposta più efficaci per mitigare la crescente prevalenza del vaping di cannabis tra gli adolescenti.
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