Sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia

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MONITORAGGI DA PARTE DEL GRUPPO DI LAVORO PER LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA (GRUPPO CRC)

Il 2 dicembre 2021 è stata pubblicata la seconda edizione del RapportoI diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – i dati regione per regione” del “Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” (Gruppo CRC). La pubblicazione, a cura di  Chiara Saraceno, affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio con l’obiettivo di offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori specifici e mirati.

La prima edizione, risalente al 2019, ha evidenziato numerose differenziazioni territoriali e ha messo in luce come sia disomogenea la fruizione dei diritti dell’infanzia a seconda della regione in cui si vive, preoccupazione che permane alla luce dei dati riportati in quest’ultimo rapporto che, al netto di alcuni limiti di indagine, continua a sollecitare le istituzioni pubbliche nella programmazione di interventi efficaci e sostenibili per bambini, adolescenti e le loro famiglie.

Tra i molti dati riportati nel Rapporto, ci interessa evidenziare quanto emerso in tema di salute, specialmente laddove si sottolinea, in estrema sintesi, che vi sono numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi per bambini e adolescenti.

Dalle parole della stessa curatrice del Rapporto si evince che oggi:

«Nonostante l’Italia sia in media uno dei paesi a più bassa mortalità infantile, un bambino che nasce nel Mezzogiorno ha il 50% di probabilità in più di morire nel primo anno di vita rispetto a chi nasce in altre regioni. Se sopravvive, ha minori possibilità di avere accesso alle cure pediatriche e in caso di malattia grave, corre un più alto rischio di dover andare altrove per essere curato. Corre anche un maggior rischio di obesità, una condizione che sappiamo essere molto rischiosa, e con effetti negativi sulla salute di lungo periodo. È legata a cattive abitudini alimentari a loro volta spesso esito sia di povertà sia di mancanza di una formazione corretta da parte dei genitori».

Preoccupanti sono anche i dati che emergono dai vari report, più o meno aggiornati, a cura sempre del Gruppo CRC in tema di “Salute mentale”, “Minori con comportamenti di abuso e dipendenze da sostanze psicoattive”, “Accesso ai servizi sanitari per minori stranieri”.

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Per analizzare il Report completo intitolato “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2021” clicca qui.